Puglia - BAT

Guida Completa di Barletta: Attrazioni e Spiagge

Aggiornato il: 20-09-2024

barletta chiesa e castello

Barletta è una città situata nella regione Puglia, nel sud-est dell'Italia. Si trova sulla costa adriatica, nella provincia di Barletta-Andria-Trani (BAT), circa a metà strada tra Foggia e Bari.

Barletta è una città con un ricco patrimonio storico, culturale e artistico.

La storia di Barletta è caratterizzata da numerosi eventi significativi, strettamente legati alla sua posizione strategica lungo la costa adriatica, che la rese un punto cruciale di incontro per popoli e culture.

Una volta arrivati a Barletta, si può facilmente visitare il centro storico a piedi, essendo la maggior parte delle attrazioni principali concentrate in un'area compatta della città.

Come raggiungere Barletta

In auto

  • Da Bari: Prendi l'autostrada A14 in direzione nord e esci a "Barletta". Il viaggio dura circa 45 minuti (circa 60 km).
  • Da Foggia: Sempre con l'A14, ma in direzione sud, il viaggio dura circa 45 minuti (circa 70 km).

In treno: Barletta ha una stazione ferroviaria ben collegata. Ci sono treni regionali e a lunga percorrenza che collegano la città con Bari (circa 30 minuti) e altre città principali come Foggia, Napoli e Roma.

In autobus: Diverse compagnie di autobus collegano Barletta con città vicine, inclusi servizi locali e interregionali.

In aereo: L'aeroporto più vicino è l'Aeroporto di Bari-Palese (Karol Wojtyła), che dista circa 50 km. Da lì, puoi prendere un treno o noleggiare un'auto per raggiungere Barletta.

Cosa vedere a Barletta

Barletta offre una vasta gamma di attrazioni storiche, culturali e naturali che vale la pena visitare. Ecco i principali punti di interesse:

  • Castello Svevo
  • Museo Civico
  • Colosso di Barletta (Eraclio)
  • Basilica del Santo Sepolcro
  • Cattedrale di Santa Maria Maggiore
  • Palazzo della Marra
  • Cantina della Disfida
  • Porta Marina
  • Le “Sette Strade”
  • Teatro Curci
  • Teleferica di Barletta
  • Il centro storico
  • Spiagge di Barletta

Castello Svevo

ingresso castello di barletta

Il Castello Svevo di Barletta è uno dei simboli più importanti della città e rappresenta un esempio straordinario di architettura militare medievale.

La sua costruzione iniziò nel XI secolo sotto i Normanni, ma fu successivamente ampliato e fortificato durante il regno di Federico II di Svevia nel XIII secolo, che ne fece una delle sue residenze fortificate. Nei secoli successivi, il castello subì ulteriori modifiche sotto il dominio degli Angioini e degli Aragonesi.

In passato, il Castello Svevo aveva principalmente una funzione militare e difensiva. Durante il Medioevo, era un punto strategico per il controllo del territorio circostante e della costa adriatica. Fu utilizzato come presidio militare, ma anche come residenza per le famiglie nobili che dominavano la zona.

castello svevo di barletta

Nel corso del tempo, il castello subì diverse trasformazioni, adattandosi alle esigenze difensive dell'epoca, inclusa l'aggiunta dei bastioni per resistere ai colpi di cannone. Durante il dominio spagnolo, il castello servì anche come base militare e deposito d'armi.

All'interno, il castello ha vari ambienti tra cui sale espositive, cortili e un mastio centrale, la parte più alta della fortezza. Gli spazi sono oggi adibiti a mostre permanenti e temporanee, e offrono una vista panoramica sulla città e sul mare dal camminamento delle mura.

ingresso interno castello di barletta

Oggi il Castello Svevo è un importante centro culturale. Ospita mostre permanenti e temporanee, conferenze, eventi culturali e spettacoli. Il Museo Civico si trova al suo interno e conserva reperti archeologici e storici legati alla città di Barletta. Al castello è possibile visitare anche una sezione dedicata alla storia del castello stesso e alle sue diverse fasi costruttive.

Come arrivare al Castello Svevo

Il castello si trova nel centro di Barletta, a pochi passi dal lungomare. È facilmente raggiungibile a piedi dal centro storico e dalle principali attrazioni turistiche. Inoltre, è ben collegato dalla rete dei trasporti pubblici locali.

Cosa vedere all'interno

cortile interno castello svevo di barletta

Museo Civico: contiene reperti storici e archeologici che raccontano la storia di Barletta e della regione.

Mostre temporanee: ospita regolarmente mostre d'arte e di storia, spesso legate alla cultura locale o a temi internazionali.

Camminamento sulle mura: Questo percorso permette di camminare lungo le antiche mura difensive del castello, un tempo usate dalle sentinelle per pattugliare e controllare i dintorni in caso di attacchi nemici. Camminando lungo il perimetro delle mura si possono vedere le aperture per le frecce e le feritoie, attraverso cui gli arcieri e i difensori potevano colpire i nemici senza esporsi troppo.

Vista panoramica: Dal camminamento, si gode di una magnifica vista sulla città di Barletta e sul mare Adriatico. Da un lato, si possono ammirare i tetti del centro storico con le sue chiese e i suoi palazzi, mentre dall'altro si apre una visuale mozzafiato sul mare, che un tempo era la principale fonte di collegamento e difesa per la città. Durante la passeggiata sulle mura, è possibile vedere chiaramente la struttura architettonica del castello, i bastioni angolari e il fossato sottostante.

Inoltre, si ha una prospettiva unica sul porto antico e sul lungomare di Barletta. La visuale sul mare ricorda l'importanza strategica del castello come fortezza marittima, destinata a proteggere la città dagli attacchi via mare.

Cortile interno: Il cortile centrale è uno spazio ampio e all'aperto situato all'interno delle mura del Castello Svevo. In epoca medievale, il cortile era il fulcro della vita all'interno del castello. Qui si svolgevano attività militari, cerimonie, e spesso serviva come area per addestramenti e raduni.

Oggi il cortile è utilizzato per eventi culturali, concerti, manifestazioni e spettacoli all'aperto. Durante l'estate, ospita concerti di musica classica, jazz, e rappresentazioni teatrali, offrendo agli spettatori un contesto unico immerso nella storia. Il cortile è anche lo spazio principale per le rievocazioni storiche legate alla Disfida di Barletta, con sfilate e spettacoli in costume. Oltre agli spettacoli, il cortile viene spesso utilizzato per mostre ed esposizioni temporanee

Orari di visita

Il Castello Svevo è aperto al pubblico tutto l'anno. Gli orari di apertura variano a seconda della stagione:

  • Estate (giugno-settembre): solitamente dalle 9:00 alle 20:00.
  • Inverno (ottobre-maggio): dalle 9:00 alle 18:00.

Costi di ingresso

Il costo del biglietto d'ingresso varia in base all'età e alla presenza di mostre temporanee:

  • Biglietto intero: generalmente intorno ai 6-8 euro.
  • Biglietto ridotto: solitamente disponibile per studenti, anziani e gruppi (circa 4-5 euro).
  • Ingresso gratuito: spesso offerto a bambini sotto i 6 anni, persone con disabilità e insegnanti accompagnatori.

Museo Civico

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Il Museo Civico di Barletta, situato all'interno del Castello Svevo, ospita una vasta collezione di reperti storici e artistici che raccontano la lunga e ricca storia della città e della regione circostante.

Il museo è un luogo imperdibile per chi vuole approfondire la conoscenza del passato di Barletta, dalla preistoria fino al periodo medievale e moderno.

Il museo è suddiviso in diverse sezioni tematiche che offrono un viaggio attraverso i secoli:

Reperti archeologici:

Una delle principali sezioni del museo è dedicata ai reperti archeologici ritrovati nella zona di Barletta e dintorni. Questi includono oggetti che risalgono alle antiche civiltà che abitavano la Puglia, come i Dauni e i Romani.

Tra i manufatti esposti vi sono ceramiche, armi, strumenti di uso quotidiano e reperti funerari.

Storia medievale:

Una parte importante delle collezioni è legata al periodo medievale, quando Barletta divenne un centro cruciale sotto i Normanni, Svevi e Angioini. Sono presenti documenti, armi e armature che testimoniano il ruolo della città come fortezza e base strategica, con particolare attenzione alla Disfida di Barletta del 1503.

Qui si trovano anche modelli e ricostruzioni di come appariva la città e il castello in epoca medievale.

Arte sacra e dipinti:

Il museo conserva una collezione di opere d'arte sacra che risalgono al periodo rinascimentale e barocco. Sono esposti dipinti, statue, paramenti liturgici e oggetti di culto provenienti dalle chiese di Barletta e dalla Cattedrale di Santa Maria Maggiore.

Sezione moderna e contemporanea:

In questa parte del museo sono esposte opere di artisti locali e nazionali, con una particolare attenzione al pittore impressionista Giuseppe De Nittis, nato a Barletta. Sebbene la Pinacoteca De Nittis sia ospitata nel Palazzo della Marra, il Museo Civico include alcune opere significative di questo celebre artista.

Mostre temporanee:

Il museo ospita regolarmente mostre temporanee, sia di arte che di storia, spesso legate a temi di interesse regionale o nazionale. Le esposizioni cambiano frequentemente, offrendo una continua varietà di contenuti per i visitatori.

Orari di apertura

Il Museo Civico segue generalmente gli orari di apertura del Castello Svevo, ma potrebbero esserci variazioni in base alla stagione o a eventi speciali. In linea di massima, gli orari sono i seguenti:

Estate (giugno-settembre): 09:00 - 20:00

Inverno (ottobre-maggio): 09:00 - 18:00

Gli orari  potrebbero variare in occasione di mostre temporanee o eventi speciali.

Costi del biglietto

Il costo del biglietto per visitare il Museo Civico e il Castello Svevo può variare a seconda delle mostre in corso, ma in linea generale i prezzi sono:

  • Biglietto intero: 6-8 euro
  • Biglietto ridotto: 4-5 euro (per studenti, anziani e gruppi)
  • Ingresso gratuito: per bambini sotto i 6 anni, persone con disabilità e il loro accompagnatore, e talvolta insegnanti che accompagnano gruppi scolastici.

Durante particolari giornate nazionali della cultura, come la prima domenica del mese, l'ingresso potrebbe essere gratuito nell'ambito delle iniziative promosse dal Ministero della Cultura.

Colosso di Barletta

Il Colosso di Barletta, noto anche come Eraclio, è una monumentale statua in bronzo, alta circa 5 metri, che raffigura un imperatore romano. È collocata all'esterno della Basilica del Santo Sepolcro, in una piccola piazza della città

Si tratta di una delle più grandi statue di bronzo antiche esistenti e uno dei simboli più iconici della città di Barletta.

Rappresenta un imperatore in abiti regali, con una corona sulla testa, un mantello riccamente decorato e una postura maestosa. Alcuni studiosi credono che si tratti di una rappresentazione dell'imperatore Teodosio II, altri invece di Valente, Arcadio, o un altro sovrano tardo-romano o bizantino.

Nella mano destra, il Colosso un tempo reggeva una croce, oggi scomparsa, mentre nella mano sinistra stringe un globo, simbolo del potere imperiale.

Leggende e tradizioni

La statua è anche al centro di alcune leggende locali. Una delle più famose racconta che, durante la notte, il Colosso possa muoversi e proteggere la città da eventuali minacce. Questa leggenda è ancora viva tra gli abitanti di Barletta e contribuisce a mantenere il fascino e il mistero attorno a questa antica figura.

Basilica del Santo Sepolcro

La Basilica del Santo Sepolcro di Barletta è una delle chiese più antiche e rilevanti della città, strettamente legata alla storia delle Crociate e al Medioevo.

Situata lungo la Via Francigena, la strada dei pellegrini diretti a Gerusalemme, la basilica ha rivestito un ruolo spirituale di grande rilievo.

La sua fondazione risale probabilmente al XII secolo, e il nome richiama la Basilica del Santo Sepolcro di Gerusalemme, uno dei luoghi più sacri per i cristiani.

Durante il Medioevo, la chiesa di Barletta divenne una tappa cruciale per crociati e pellegrini in viaggio verso la Terra Santa.

Nel periodo della Quarta Crociata (1202-1204), la basilica fu rifugio per cavalieri e pellegrini di ritorno da Gerusalemme. 

La Basilica del Santo Sepolcro di Barletta custodisce una reliquia legata alla Croce di Gesù. Questa reliquia è un frammento della Vera Croce, ovvero la croce sulla quale, secondo la tradizione cristiana, Gesù fu crocifisso.

La reliquia è oggetto di profonda devozione da parte dei fedeli, e viene esposta in occasione di celebrazioni liturgiche speciali, come durante la Festa dell'Esaltazione della Santa Croce, celebrata il 14 settembre. In questa giornata, la croce viene portata in processione e venerata dai fedeli.

Cattedrale di Santa Maria Maggiore

cattedrale di santa maria maggiore di barletta

Le origini della Cattedrale di Santa Maria Maggiore risalgono all'XI secolo, quando fu edificata sui resti di una precedente basilica paleocristiana. Durante il XII secolo, sotto l'influenza normanna, la chiesa fu ampliata e assunse l'aspetto romanico che ancora oggi caratterizza alcune sue parti.

Nel corso dei secoli successivi, soprattutto durante il periodo gotico, la cattedrale subì ulteriori modifiche e ampliamenti.

cattedrale di santa maria maggiore di barletta, facciata

La cattedrale divenne un punto di riferimento religioso importante per Barletta e per tutta la regione, svolgendo un ruolo cruciale nella vita spirituale e culturale della città. Accanto alla cattedrale si erge un campanile di epoca medievale, costruito successivamente rispetto alla chiesa, che domina la piazza circostante.

Uno degli elementi più affascinanti della cattedrale è la cripta paleocristiana, situata sotto l’edificio principale.

Questa cripta è un prezioso esempio di architettura religiosa dei primi secoli del cristianesimo, con affreschi e decorazioni che risalgono a quel periodo. La cripta è visitabile ed è uno dei luoghi di maggior interesse per i visitatori della cattedrale.

Palazzo della Marra

Questo storico palazzo nobiliare, situato nel cuore della città, è oggi sede della Pinacoteca De Nittis, una collezione d'arte dedicata al celebre pittore impressionista Giuseppe De Nittis (1846-1884), originario di Barletta.

La pinacoteca conserva circa 200 opere del pittore, tra dipinti, pastelli e disegni, che sono stati donati alla città dalla moglie di De Nittis, Leontine Gruvelle, dopo la morte dell'artista. Le opere esposte coprono diverse fasi della carriera di De Nittis e rappresentano la sua abilità nel catturare la luce e i momenti fugaci della vita moderna.

Oltre alla collezione permanente, il palazzo ospita regolarmente mostre temporanee di arte moderna e contemporanea.

Cantina della Disfida

La Cantina della Disfida è un luogo simbolico e storico di Barletta, legato al celebre episodio della Disfida di Barletta, uno dei momenti più gloriosi e leggendari della storia italiana.

La cantina è visitata ogni anno da numerosi turisti e appassionati di storia per il suo significato e il legame con questo avvenimento cavalleresco.

La Cantina della Disfida ha un profondo significato storico e simbolico. È diventata un luogo di memoria per l'orgoglio nazionale e un simbolo di coraggio e lealtà.

La vittoria dei cavalieri italiani nella disfida è considerata una dimostrazione del valore italiano e viene celebrata con eventi e rievocazioni storiche ogni anno.

Storia della Cantina della Disfida

La Disfida di Barletta si svolse il 13 febbraio 1503 durante le guerre d'Italia tra francesi e spagnoli per il controllo del Regno di Napoli. La disfida fu una sfida cavalleresca tra 13 cavalieri italiani, guidati da Ettore Fieramosca, e 13 cavalieri francesi.

Lo scontro avvenne in risposta a un insulto lanciato dai francesi, i quali avevano messo in dubbio il valore e il coraggio dei cavalieri italiani.

Secondo la tradizione, la Cantina della Disfida è il luogo in cui i cavalieri italiani, tra cui il famoso Ettore Fieramosca, si riunirono per decidere di accettare la sfida e organizzarsi per lo scontro.

È quindi considerata il luogo in cui ebbe inizio la pianificazione della battaglia che poi si concluse con la vittoria degli italiani, evento che segnò profondamente la storia locale e nazionale.

La cantina oggi

Oggi, la Cantina della Disfida è un museo che permette di immergersi nella storia di quell'evento leggendario. Gli interni della cantina sono stati restaurati per ricreare l'atmosfera del XVI secolo, con arredi d'epoca, armature e documenti storici che testimoniano la disfida.

All'interno del museo, i visitatori possono:

  • Ammirare riproduzioni di armi e armature simili a quelle usate dai cavalieri.
  • Vedere documenti storici e pannelli esplicativi che raccontano la storia della disfida.
  • Partecipare a visite guidate che offrono una dettagliata spiegazione del contesto storico e delle personalità coinvolte nell'evento.

Orari e giorni di ingresso

La cantina è generalmente aperta tutti i giorni.

Gli orari di apertura della Cantina della Disfida possono variare a seconda della stagione e degli eventi in corso. Di solito, è aperta al pubblico nei seguenti orari:

  • Estate (da giugno a settembre): 10:00 - 13:00 e 16:00 - 20:00.
  • Inverno (da ottobre a maggio): 10:00 - 13:00 e 15:00 - 18:00.

Costo del biglietto

Il prezzo di ingresso per visitare la cantina è solitamente accessibile, con le seguenti tariffe indicative:

  • Biglietto intero: circa 3-5 euro.
  • Biglietto ridotto: disponibile per studenti, anziani e gruppi (circa 2-3 euro).
  • Ingresso gratuito: spesso per bambini sotto i 6 anni e persone con disabilità.

Rievocazione della Disfida

Ogni anno, il 13 febbraio, Barletta celebra l'anniversario della Disfida con una serie di eventi, tra cui rievocazioni storiche in costume, cortei, e conferenze che richiamano l'attenzione di turisti e appassionati di storia da tutta Italia.

Durante queste celebrazioni, la Cantina della Disfida diventa un punto centrale per gli eventi commemorativi.

A settembre si celebra una rievocazione storica della Disfida di Barletta, che ricorda l'evento del 1503. Le celebrazioni di settembre includono cortei in costumi d'epoca, spettacoli teatrali, sfilate storiche e tornei cavallereschi, che coinvolgono tutta la città in una grande festa.

Questa rievocazione avviene solitamente nella seconda metà di settembre, ed è un momento importante per Barletta per rievocare la sfida tra i cavalieri italiani e francesi e mantenere viva la memoria storica dell'evento.

Porta Marina

La Porta Marina, situata nel cuore del centro storico di Barletta, vicino al lungomare, è una delle antiche porte della città e parte delle sue mura medievali.

Un tempo costituiva uno degli accessi principali al centro urbano, collegando la città al porto e al Mare Adriatico.

Edificata nel XIII secolo, Porta Marina è una testimonianza significativa del sistema difensivo medievale di Barletta, all'epoca un importante snodo commerciale e strategico sul Mare Adriatico.

Circondata da possenti mura, la città si proteggeva dagli attacchi provenienti dal mare, e Porta Marina era uno degli ingressi cruciali, attraverso cui transitavano merci e persone provenienti dal porto.

La porta era parte integrante delle mura difensive e svolgeva un ruolo strategico nel controllo dei traffici e nella difesa della città.

Sebbene nel corso dei secoli l'importanza difensiva delle mura sia diminuita, Porta Marina ha continuato a mantenere la sua rilevanza come simbolo del legame tra Barletta e il mare.

La porta è adornata con decorazioni scolpite, tra cui lo stemma cittadino e vari elementi ornamentali che ne sottolineano l'importanza storica.

Affacciandosi direttamente sul mare, offre una vista panoramica suggestiva sul porto e sul lungomare di Barletta.

Durante eventi storici e culturali, come le celebrazioni della Disfida di Barletta, Porta Marina diventa un punto centrale per cortei storici e rievocazioni.

La sua posizione strategica e il suo significato storico ne fanno spesso il luogo di partenza o di arrivo per processioni e manifestazioni che animano la città.

Le “Sette Strade”

Le Sette Rue, conosciute anche come Sette Strade, sono un intricato sistema di vicoli e viuzze situato nel centro storico di Barletta.

Questo caratteristico nodo stradale, che si sviluppa nella parte più antica della città, riflette l'organizzazione urbanistica medievale, in cui le strade strette e tortuose erano progettate sia per motivi difensivi sia per agevolare le attività commerciali e sociali.

Il nome Sette Rue deriva dal numero delle strade che convergono in un punto centrale, formando una rete intricata e suggestiva di percorsi, tipica delle città medievali.

Questo sistema si sviluppò probabilmente tra il XIII e il XV secolo, quando Barletta era un importante snodo commerciale e marittimo sulla costa adriatica.

Le Sette Rue, oltre a garantire una difesa efficace grazie alla loro struttura, erano il cuore pulsante dell'economia cittadina, con botteghe artigiane, mercanti e case nobiliari che animavano la vita quotidiana della città.

Oggi, le Sette Rue sono un'area storica di grande fascino, inclusa in molti percorsi turistici e culturali.

Visitatori e residenti possono esplorare questo antico quartiere che conserva intatta la sua atmosfera medievale. Durante eventi come le rievocazioni della Disfida di Barletta, l'area si anima con cortei storici e celebrazioni, mantenendo vivo il legame con la tradizione e la storia di Barletta.

Teatro Curci

Inaugurato nel 1872, è dedicato al compositore barlettano Giuseppe Curci, un importante musicista del XIX secolo.

La costruzione del teatro fu avviata a metà del XIX secolo, per rispondere alla crescente domanda di uno spazio dedicato alle arti sceniche nella città di Barletta. Prima della sua realizzazione, infatti, la città non disponeva di una struttura teatrale all’altezza delle esigenze culturali del tempo.

La progettazione fu affidata all'architetto barlettano Luigi Santacroce, che creò un edificio ispirato ai teatri italiani più prestigiosi dell'epoca.

Il Teatro Curci ha una struttura elegante e imponente che si caratterizza per la sua forma a ferro di cavallo e i palchi che circondano la platea.

La facciata esterna del teatro è neoclassica, con un portico decorato da colonne che conferisce all’edificio un senso di maestosità.

All'interno, il teatro è decorato con stucchi, affreschi e velluti rossi, offrendo un'atmosfera raffinata e tipica dei teatri ottocenteschi.

La sala principale è impreziosita da un soffitto affrescato che rappresenta scene allegoriche, e il palco è incorniciato da un proscenio elegante e riccamente decorato.

Il Teatro Curci è il centro delle attività teatrali e musicali di Barletta. La sua programmazione comprende un'ampia varietà di spettacoli, tra cui:

  • Opera lirica
  • Concerti di musica sinfonica
  • Spettacoli di prosa
  • Balletto
  • Eventi culturali e conferenze

Durante la stagione teatrale, il Curci ospita spettacoli di compagnie locali, nazionali e internazionali, attirando un pubblico eterogeneo e contribuendo alla crescita culturale della città.

Il teatro organizza anche eventi dedicati alle scuole e laboratori per giovani artisti.

Situata vicino al Teatro Curci, c’è la Galleria del Teatro Curci, una galleria commerciale che rappresenta un importante punto di ritrovo per la vita sociale e commerciale della città.

Si trova in Corso Vittorio Emanuele, a pochi passi dal teatro, ed è un passaggio pedonale coperto che offre una varietà di negozi, caffetterie e spazi espositivi.

Teleferica di Barletta

La teleferica di Barletta era collegata alle saline di Margherita di Savoia, note per essere tra le più grandi d'Europa.

Uno dei principali materiali trasportati dalla teleferica era il sale proveniente dalle saline.

Questo sistema permetteva di trasportare il sale direttamente al porto di Barletta, da dove veniva poi imbarcato per l'esportazione verso destinazioni internazionali.

Il collegamento tra le saline e il porto era un fattore strategico per il commercio del sale, gestito su larga scala.

Inaugurata nel 1955, la teleferica rappresentava una delle infrastrutture più avanzate per il trasporto del sale, sostituendo i collegamenti ferroviari esistenti. Realizzata con piloni in cemento e cestelli sospesi, la struttura si estendeva per 13 km, di cui oltre un chilometro e mezzo attraversava il mare, con i restanti su terraferma supportati da sette piloni alti circa 20 metri.

Questo sistema riusciva a trasportare fino a 180 tonnellate di sale all'ora, rendendolo un'infrastruttura di grande importanza economica e logistica per la regione.

Tuttavia, la teleferica fu dismessa nel 1981 a causa degli alti costi di gestione.

Nel 2000, i piloni che si innalzavano dal mare furono demoliti, lasciando un segno indelebile nella memoria dei barlettani, che per decenni avevano visto questa struttura iconica dalla litoranea di Ponente.

Oggi, le amministrazioni comunali di Barletta e Margherita di Savoia stanno lavorando per recuperare e musealizzare alcuni degli edifici e delle strutture superstiti della teleferica, con l'obiettivo di valorizzare l'area sia a fini turistici che culturali.

Centro storico di Barletta

Il centro storico corrisponde al cuore più antico della città, conosciuto anche come Barletta Vecchia. È un'area ricca di fascino, dove si possono ammirare numerosi monumenti storici, edifici medievali e rinascimentali, vicoli stretti e piazze pittoresche che raccontano la lunga storia della città.

vicoli della citta di barletta

Barletta Vecchia è caratterizzata da una rete di strade e viuzze strette e tortuose, tipiche delle città medievali, molte delle quali ancora oggi conservano l’antico pavé in pietra.

Questa zona è il nucleo originario della città, e conserva in gran parte la sua struttura urbanistica storica.

Gli edifici sono spesso costruiti in pietra calcarea, tipica dell’architettura pugliese, e molti di essi risalgono al XII e XIII secolo, periodo in cui Barletta cominciava ad assumere una grande importanza sia dal punto di vista commerciale che militare.

Il centro storico non è solo un luogo di grande valore storico, ma anche un’area viva e frequentata.

Le sue strade strette e le piazze accoglienti ospitano negozi di artigianato, ristoranti e caffè, dove si possono gustare i piatti tipici della tradizione pugliese.

Spiagge di Barletta

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Le spiagge di Barletta si affacciano sul Mare Adriatico e sono uno dei luoghi più apprezzati sia dai residenti che dai turisti, specialmente durante i mesi estivi.

Con una costa lunga circa 13 chilometri, Barletta offre un mix di spiagge sabbiose e tratti di costa più naturali, che rendono la zona ideale per famiglie, sportivi e chi cerca relax al sole.

Le spiagge di Barletta sono facilmente raggiungibili dal centro della città e sono ben collegate dalla rete di trasporti pubblici. Inoltre, molte spiagge offrono accessi facilitati per persone con disabilità e servizi di assistenza per garantire un'esperienza inclusiva a tutti.

mare barletta

Le spiagge di Barletta, grazie alla qualità delle acque e ai servizi offerti, hanno ricevuto in passato la Bandiera Blu, un riconoscimento internazionale che premia le spiagge con elevati standard ambientali e di gestione.

Le principali spiagge di Barletta sono la spiaggia di ponente, la spiaggia di levante e il litorale “fiumara”.

Spiaggia di ponente

La Spiaggia di Ponente è la spiaggia più frequentata di Barletta e si estende verso ovest rispetto al centro della città.

spiaggia

Caratterizzata da una sabbia fine e dorata, la spiaggia è lunga e ben attrezzata, con stabilimenti balneari che offrono tutti i servizi necessari, tra cui lettini, ombrelloni, bar e ristoranti.

Spiaggia di Levante

La Spiaggia di Levante si estende a est del porto di Barletta. Anche questa spiaggia è sabbiosa e offre stabilimenti balneari ben attrezzati.

Qui è possibile praticare sport acquatici come il windsurf e il kitesurf, grazie ai venti che soffiano in questa parte della costa.

La spiaggia è meno affollata rispetto a Ponente, ma offre comunque comfort e servizi, oltre a spazi più tranquilli per chi cerca relax. Il lungomare Pietro Mennea, dedicato al famoso velocista barlettano, costeggia questa spiaggia ed è un luogo ideale per passeggiate serali.

Litorale "Fiumara"

Questo tratto di costa si trova nella parte più naturale del litorale barlettano, a nord della città. È una zona meno sviluppata, caratterizzata da spiagge libere e un ambiente più selvaggio.

È particolarmente apprezzata dagli amanti della natura e da chi cerca una maggiore tranquillità lontano dagli stabilimenti balneari più affollati.

Qui la vegetazione dunale si mescola alle acque limpide del mare, offrendo una sensazione di immersione nella natura. Nonostante la minore presenza di strutture turistiche, è frequentata da chi cerca un'esperienza più autentica e naturale.

In questa area vi era un corso d'acqua che sfociava nel mare Adriatico, creando una sorta di torrente temporaneo o fiumara. Anche se oggi l'area è prevalentemente utilizzata come spiaggia, il nome "Fiumara" rimane legato al passato idrogeologico della zona.

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